Copertina per il racconto The shunned house
venerdì 18 aprile 2014
Filatures de Schappe, Rozzano
Nel comune di Rozzano, la terza conca del naviglio pavese e il suo salto d'acqua (in grado di produrre energia elettrica), permisero nel 1898 alla Société Anonyme de Filatures de Schappe di Lione di erigere lo stabilimento per le fasi di pettinatura e cardatura delle fibre. Il semilavorato ottenuto veniva poi inviato ad altre filiali del gruppo per completare il ciclo produttivo.
Fino allo scoppio della seconda guerra mondiale, le Filature di Rozzano furono una delle realtà industriali più importanti di tutta l’area sud di Milano.
Il conflitto purtroppo interruppe bruscamente le attività: essendo di proprietà francese, lo stabilmento venne infatti requisito dal governo italiano, e l'attività di fatto si interruppe per mancanza di materie prime. Successivamente, fu requisito dai tedeschi, e solo dopo la Liberazione tornò in mani francesi.
Ma a causa dei danni subiti, e soprattutto per la nuova concorrenza del nylon, nel 1953 la fabbrica chiuse definitivamente. Seguirà anche una causa per il risarcimento dei danni subiti avanzata dai francesi contro l'Italia, senza che ciò potesse comunque portare alla riapertura dell'impianto, che da allora cadde nel più totale abbandono.
Oggi, la parte più suggestiva e interessante è il complesso di chiuse realizzate sul naviglio, quelle che permettevano di sfruttare la caduta d'acqua per ottenere energia dalle turbine.
La zona dei comandi è riparato da una tettoia, dove trovano alloggiamento le saracinesche delle varie bocche di presa.
Qui vediamo la stessa inquadratura, a distanza di un secolo. A sinistra, la famiglia proprietaria posa accanto al salto d'acqua.
Pubblicato da
mauro colombo