Fu parzialmente ricostruito nel 1692 dai conti Marazzani, e in seguito fu trasformato in villa residenziale, perdendo così la sua funzione difensiva e lasciando spazio a soluzioni architettoniche tipicamente di svago.
Nel 1799, il castello di Montanaro fu utilizzato come base di appoggio dalle truppe austro russe del generale Suvarov, durante la campagna d'Italia contro Napoleone (approfondisci Suvarov). Il generale fissò la propria residenza temporanea nel castello di Lomello, dove un monumento ricorda il fatto.
Durante il fascismo fu sede della Gioventù Italiana del Littorio, mentre nel dopoguerra del brefotrofio provinciale.
Il retro si affaccia su un prato che va poi a terminare su una strada secondaria.
Il senso di abbandono e di quiete è totale, ed anche le attività connesse all'agricoltura che vi ruotano attorno non sono invasive, anche se la stagione migliore per un sopralluogo è certamente quello autunnale ed invernale.
Recentmente ha rischiato di essere deturpato da un progetto per la realizzazione di un impianto fotovoltaico nei terreni circostanti; per ora il TAR ha dato ragione al suo proprietario, bloccando il progetto.